venerdì 23 maggio 2014

Parlare di ciò che ci circonda fa bene a tutti. L'importante è non fare nomi.

Quando una coppia si lascia è sempre causa di un terzo? Nel 98% dei casi sì. 
Non è per generalizzare ma io parlo, anzi scrivo, guardando il mondo che mi circonda perché starò anche molto zitta e nel mio ma osservo molto ed osservo perché ogni situazione mi può portare qualcosa di bello o brutto da analizzare. 
Ma mi chiedo come mai alla fine quando c'è di mezzo il terzo non lo si dice mai? Cosa crediamo? Di fare meno male? Mettetevi nei panni del lasciato, è necessario lasciarlo senza dirgli realmente le cose come stanno? Può farsene sicuramente una ragione prima al posto che magari pensare che forse ha sbagliato quello, quell'altro ed altro ancora! Lasciatelo soffrire al 100%, tanto poi avete Facebook, Instagram e compagnia bella davvero credete che non venga fuori?È terminato il tempo del ti chiamo a casa se ci sei bene se non ci sei mi puoi dire qualsiasi palla al mondo tanto non posso tenerti d'occhio. 
Tutto viene a galla, almeno io sono fermamente convinta di questa cosa perciò cominciamo ad imparare a dire ciao, c'è un' altra o altro. Mettiamo la parole fine al teatrino di te dispiaciuto nel lasciare e che forse magari è un momento di crisi e ti passerà. Che tanto dalla crisi non ne esce quasi mai bene nessuna coppia. Perciò patti chiari amicizia lunga no? Tanto non è che se dici che lasci perché non  ami o perché ti sei stufato allora il lasciato sta meglio è? Sta di merda uguale. 
Io ho dei difetti, anche parecchi, sono troppo chiara, concisa, cinica forse? Sembro distaccata, alcuni mi definiscono col cuore di pietra, ed io cerco di superare i miei limiti e uscire dal mio guscio. E voi? Dal vostro quando avete intenzione di uscirci? 
Attualmente non sono stata mollata per altre e spero non succeda nemmeno nel breve periodo, sono ancora fidanzata e mi viene in mente una canzone degli otto ohm dove cantavano "chissà se poi ti basto per davvero?"
Eh, bella domanda. 
Chissà se è così. 
A me basti ed io, ti basto?

mercoledì 14 maggio 2014

L'inutilità delle note vocali (e di questo post)

Ogni sera quando torno dal lavoro faccio una nota vocale post lavoro in un gruppo su Whatsapp. La nota è ormai una tradizione ma ogni sera mentre parlo tenendo il telefono vicino mi sento scema quasi quanto, anzi di più, di quelli che parlano al vivavoce in macchina. Cammino con sto telefono in mano e parlo,parlo e parlo. Per la maggior parte del tempo, di cose inutili e spesso faccio anche dei lunghi silenzi perché il cervello non connette o perché intanto accendo una sigaretta e alla fine faccio una nota di magari un minuto dove la parte più importante dura 10 secondi ed è questa: ciao ragazzi sono appena uscita dal lavoro, pausa, scusate stavo fumando. 
Tutto il resto è noia. 

martedì 6 maggio 2014

Da dove inizio?


Sono tornata, sono tornata per restare. 

Ho due corone di fiori, uno stage, foto a caso e sonno. 
Sono io e non potevo non tornare.
Ho mille cose da dire: ad esempio da questa sera dalle 22.37 ho la fissa che voglio degli occhiali a soecchio, proprio di quelli tamarri, di quelli che se ti fai un selfie si vede il braccio e il cellulare. 
Ho iniziato una nuova serie tv che mi sta prendendo parecchio: Devious Maids panni sporchi a Beverly Hills, dai creatori di Desperate e alcune puntate sono scritte direttamente da Eva Longoria, perciò se vi piace il genere un po' commedia, un po' drammatico ed un po' ansia allora è adatto a voi! 
Non voglio farmi i capelli viola, ma forse voglio tagliarmeli di nuovo lunghezza un po' sopra le spalle. 
Sicuramente voglio un vestito come Blake Lively. E anche un fisico come Blake Lively ma non so dove si compra, suggerimenti?